“Siete voi il sale del mondo. Ma se il sale perde il suo sapore, come si potrà ridarglielo? Ormai non serve più a nulla; non resta che buttarlo via, e la gente lo calpesta.” (Matteo 5,13)
Questo celeberrimo passo del Vangelo ci aiuta a riflettere sulla situazione del cattolicesimo oggi Italia, almeno sulla sua parte visibile, quella pubblica, in senso lato “politica”; la parte nascosta, quella della fede e delle opere dei cristiani italiani, spesso è molto viva e fa sempre ben sperare.
Dunque la politica. Un interessante articolo del sito “la nuova bussola quotidiana” a firma Stefano Fontana arriva a parlare di fine della presenza politica dei cattolici in Italia. Esagerato? Mica tanto. Se pensiamo che in pochi lustri siamo passati dalla forte presenza, con tutti i suoi limiti, di un partito che si chiamava Democrazia Cristiana e vinceva tutte le elezioni a una situazione in cui non solo i cattolici sono sparsi in tutti i partiti, tranne forse, almeno in maniera evidente, nei Cinque Stelle, ma soprattutto sono diventati irrilevanti in ciascuno di essi.
Osserva tristemente l’autore: “oggi nessun cattolico direbbe che non si può votare per Emma Bonino. Essere cattolico ed essere radicale non è più considerato una contraddizione.”
Ma ciò che è peggio è che una persona come Emma Bonino, rispettabile come chiunque altro, “gira normalmente le parrocchie parlando di ius soli e mostrando come l’unico modo per vincere la denatalità non è abrogare la 194, ma regolarizzare tutti gli immigrati clandestini in un solo colpo. Del resto non era ella stata lodata dalle alte gerarchie ecclesiastiche assieme a Marco Pannella?”
Parla nelle chiese, come se non fosse la sostenitrice e ispiratrice della legge sull’aborto e dell’eutanasia.
Naturalmente Emma Bonino può parlare quanto vuole e andarla ad ascoltare può essere interessante, poiché si tratta di persona competente e intelligente, ma non nelle chiese, non in ambienti cattolici. Non penso che, tanto per fare un esempio, a una riunione di Rifondazione comunista inviterebbero a parlare uno che si dichiara espressamente fascista. E farebbero bene: ognuno deve stare al suo posto e andare dove è gradito.
Emma Bonino è solo un esempio, e nemmeno il peggiore, considerata la qualità della persona.
Il peggio deve ancora venire, o meglio sta arrivando.
Ho trovato nell’articolo, cui comunque rimando e il cui autore ringrazio, un passaggio che mi ha fatto sentire meno solo e per il quale mi sono permesso la citazione evangelica iniziale.
Sentite un po’: “le priorità dell’agenda dell’impegno cattolico sono state sovvertite. Alla vita, alla famiglia, alla libertà di educazione sono state anteposte altre priorità: l’accoglienza degli immigrati, la tutela dell’ambiente, il lavoro. Pur non trattandosi di temi a carattere assoluto, essi come tali vengono presentati e il povero cattolico che ancora cerca di vedere se nel programma del tale partito si parla di aborto, vale a dire di uccisioni di esseri umani innocenti, pensa di non essere pastoralmente aggiornato.”
Il sale è diventato scipito. Immigrazione, ambiente, lavoro e altro sono temi importantissimi sui quali, questi sì, si può e si deve trovare collaborazione e accordo con chi cattolico non è ma tiene al bene comune.
Ma la Chiesa, i cattolici si distinguono dagli altri perché credono in Cristo e cercano di seguirlo in parole e opere.
Se facciamo e diciamo tutto e solo quello che fanno e dicono gli altri a cosa serviamo? Se la mia vocazione è solamente quella di aiutare chi soffre perché dovrei militare in un’associazione missionaria e non in Emergency, ad esempio, che fa benissimo in tutto il mondo?
Dico sempre, per ridere amaramente, che mi piace andare a messa nella bergamasca perché lì i preti citano ancora un certo Gesù…
Fateci caso: in quante prediche domenicali un generico umanitarismo ha preso il posto della fede, dei precetti della Chiesa, del Vangelo?
Non vorrei esagerare, ma la crisi delle vocazioni può essere figlia di questa mentalità. A che scopo sacrificare tutta la mia vita se posso fare del bene anche un po’ per volta in qualche meritoria associazione laica?
Pensiamoci finché abbiamo ancora un pizzico di sale e di consapevolezza.